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Il Quartiere Ebraico: lo Josefov
Il Quartiere Ebraico a Praga è la parte della città dove vivevano gli Ebrei, presenti in terre boeme da secoli. La zona ora si chiama Josefov e mostra negozi di lusso, ristoranti e palazzi liberty con in mezzo le sinagoghe e un vecchio cimitero.
Il ghetto ebraico di un tempo è solo un ricordo, il quartiere è stato riqualificato. Prima di allora c’erano case cadenti circondate da un muro che, se da un lato isolava gli abitanti dalla vita sociale, dall’altro li proteggeva. Gli attacchi antisemiti, i pogrom, erano frequenti e spesso accompagnati da incendi devastanti.
Le violenze contro gli Ebrei terminarono dopo gli Editti di Tolleranza emanati dall’Imperatore Francesco Giuseppe II.
Pochi anni dopo il sobborgo fu demolito, ricostruito e annesso al resto della città con il nome di Josefov, in onore di colui che aveva posto fine alle discriminazioni.
Non furono demoliti solo sei Sinagoghe, il Vecchio Cimitero, la Casa delle Cerimonie e il Municipio del quartiere. Divennero le sedi del Museo Ebraico, uno dei più antichi in Europa sopravvissuto anche all’Olocausto. La follia di Hitler voleva erigere in questi spazi il Museo di una Razza Estinta.
Dove si trova il Quartiere Ebraico e come arrivare
Lo Josefov fa parte del distretto amministrativo di Praha 1 e si estende tra la Città Vecchia e le rive della Moldava.
Si raggiunge facilmente con la metropolitana da Staroměstská una della fermate della metro verde ma spesso si entra nel Quartiere Ebraico per caso, da dietro il Rudolfinum o dalla piazza dell’orologio seguendo la Pařížská.
Cosa vedere nello Josefov: il Museo Ebraico
Il quartiere ebraico di Praga attira oggi migliaia di visitatori tanti da farne una della maggiori attrazioni della capitale ceca.
Come già detto ciò che rimane del ghetto fa parte del Museo Ebraico, comprende:
- la Sinagoga Pinkas;
- la Sinagoga Klaus;
- il Vecchio Cimitero;
- la Casa delle Cerimonie;
- la Sinagoga Vecchia-Nuova;
- il Municipio;
- la Sinagoga Alta;
- la Sinagoga Maisel;
- la Sinagoga Spagnola;
- altre sale espositive (Robert Guttmann Gallery).
Visite guidate e Tour nel quartiere ebraico
Tuttavia per non perdersi nulla di questa toccante esperienza che risveglia la coscienza conviene affidarsi a una guida esperta e soprattutto autorizzata. Non tutti i tour guidati hanno il permesso di entrare nelle sedi del Museo Ebraico.
Ognuno degli edifici dello Josefov rappresenta qualcosa d’importante per la storia degli Ebrei in Moravia e Boemia, sono custoditi incredibili tesori, antichi manoscritti e libri sacri. Conservano anche semplici oggetti che tramandano la cultura e le usanze ebraiche provenienti dalle costruzioni demolite durante la ricostruzione del ghetto.
Indubbiamente la più bella da vedere è la Sinagoga Spagnola, in stile moresco. La Sinagoga Vecchia-Nuova è invece la più antica, presente da oltre 800 anni.
Il luogo che forse trasmette le emozioni più forti è il Vecchio Cimitero Ebraico di Praga, un ammasso di tombe accatastate le une sulle altre e su molti strati. All’esistenza del ghetto era l’unico spazio concesso agli Ebrei per le sepolture.
Poco distante ecco la Sinagoga Pinkas che rimanda al ricordo della Shoah. Sulle sue pareti sono incisi i nomi delle vittime delle deportazioni e custodisce i disegni dei bambini di Terezin, il campo di concentramento vicino Praga.
Altre Testimonianze Ebraiche e Leggende sul Ghetto
I segni della presenza ebraica in città sono ben evidenti. Simboli religiosi, orologi che girano al contrario (sul Municipio del quartiere ce n’è uno) e Stelle di David si incontrano facilmente in altri quartieri e non solo nello Josefov.
Nella Città Nuova c’è ad esempio la Sinagoga di Gerusalemme (del Giubileo). A Žižkov poi, la famosa torre delle TV si erge su un vecchio luogo di sepoltura ebraico, conservato in parte.
Di fronte il Municipio di Praga c’è la statua Rabbi Loew che nessuno ha mai osato toccare, nazisti, graffitari e neanche i piccioni… La tomba del Rabbino è nel Vecchio Cimitero e conserva tra le sue crepe i biglietti con scritto le speranze e i propositi per il futuro lasciati dai visitatori, la tradizione ebraica vuole che essi siano lasciati sotto un sassolino.
Il Golem di Praga
La leggenda del Golem è il mistero più affascinante del quartiere ebraico, fu il Rabbino a dargli la vita nello stesso modo in cui Dio aveva creato Adamo. La creatura plasmata con l’argilla della Moldava proteggeva il ghetto dalle continue aggressioni e si narra che i suoi resti siano ancora nel sottotetto della Sinagoga Vecchia Nuova.
Le Pietre d’Inciampo
Guardando con un po’ di attenzione dove si cammina, per le strade di Praga si possono notare degli strani sampietrini. Sul blocco di pietra c’è una targa in ottone che commemora le persone perseguitate dai nazisti, ricordando i loro nomi, le date di nascita, i luoghi di deportazione e le date di morte se conosciute.
L’iniziativa dell’artista tedesco Gunther Demnig vuol ridare un’identità a coloro che erano solo un numero. I sampietrini della memoria chiamati “pietre d’inciampo” e si trovano di fronte le ultime abitazioni delle vittime.
Nel quartiere Michle a Michelská 792/2 ce ne sono tre, in memoria di Bedřich Friedländer, Augusta Friedländerová e Matylda Mautnerová, tutti internati a Terezin prima e poi ad Auschwitz dove persero la vita.
La zona di Michle nasconde poi un’interessante storia sui rotoli della Torah conservati all’interno della sua sinagoga.
Terezin
Terezin dista da Praga circa 60 km ed è una vecchia fortezza trasformata in un campo di concentramento.
I suoi ideatori lo mostrarono come il “luogo di prigionia perfetto” e accoglieva gli Ebrei del Protettorato di Boemia e Moravia prima del loro trasferimento negli altri campi della morte. La maggior parte dei prigionieri erano bambini…
Brnĕnec e la fabbrica di Schindler
La famosa fabbrica di oggetti smaltati era a Cracovia, nella vicina Polonia. Quando L’armata Rossa era prossima a liberare la città e i Nazisti stavano distruggendo tutto Schindler salvò molti Ebrei dallo sterminio trasferendoli dalla fabbrica di Cracovia allo stabilimento tessile di Brnĕnec. Purtroppo ora è solo un cumulo di macerie, ma rappresenta “una pietra molto importante nel mosaico della storia degli Ebrei cechi”.
Lidice
Lidice era il villaggio che doveva essere dimenticato e fu completamente distrutto dai nazisti come rappresaglia all’uccisione di Heydrich.
Il gerarca nazista era a capo del Protettorato di Boemia e fu assassinato dai paracadutisti dell’operazione Anthropoid.