Praga: l’Orologio Astronomico
L’orologio astronomico è indubbiamente uno dei simboli di Praga da vedere assolutamente. Attira ogni giorno migliaia di turisti, così tanti da farne l’attrazione più visitata di tutta la Repubblica Ceca. Guardando oltre il carosello che suona ogni ora la vera essenza dell’Orloj, come lo chiama la popolazione locale, è un connubio tra le tradizioni rurali e contadine con le dottrine esoteriche. Il malfunzionamento dei suoi meccanismi prediceva anche disastri imminenti.
Recentemente è stato oggetto di un lungo lavoro di restauro con modifiche ben evidenti soprattutto nei colori. Ecco il nuovo aspetto dell’orologio di Praga, le critiche non mancano…
Cosa troverai in questo articolo:
Dove si Trova l’Orologio Astronomico
L’orologio è sulla facciata della Torre del Municipio di Praga a Staroměstské náměstí, la Piazza della Città Vecchia.
Con la metropolitana la fermata più vicina è Staroměstská (linea verde A), ma lo si raggiunge facilmente camminando a piedi.
Ad esempio percorrendo la Celetná dalla Torre delle Polveri, o da piazza Venceslao seguendo il flusso delle persone. É impossibile non trovare a Praga la piazza dell’orologio.
Come Funziona l’Orologio di Praga
Ti chiederai ora perché l’orologio astronomico di Praga sia così speciale, del resto non è l’unico orologio medievale esistente al mondo. Sicuramente è uno dei pochi e forse il più antico ancora perfettamente funzionante.
Ingranaggi complessi e ruote di ogni dimensione muovono i meccanismi di due quadranti, quello in alto segna le ore, l’altro in basso è invece un calendario. Simboli, decorazioni e figure in parte animate completano lo straordinario Astronomical Clock.
Il Corteo degli Apostoli
Allo scoccare di ogni ora l’orologio di Praga prende vita. Lo scheletro con una mano suona la campana e con l’altra gira una clessidra, apre e chiude le sue mascelle facendo cenno al turco che scuote la testa rifiutandosi di seguirlo. Sull’altro lato il vanitoso si guarda nello specchio e l’avaro soppesa i suoi denari, entrambi fanno un cenno.
Intanto le finestrelle blu in alto si aprono e inizia il corteo degli Apostoli, guidati da Pietro che ha in mano una grossa chiave. Dopo l’ultimo Apostolo, il gallo dorato appollaiato sopra di essi canta l’ora suonata e le finestre si chiudono.
A volte dall’alto della torre, un trombettista in abiti medievali termina lo spettacolo dando fiato alla sua tromba. La folla accalcata sotto la torre dell’orologio si disperde tra gli applausi, dopo circa un’ora altre persone si riuniranno allo steso modo e la sfilata allegorica si ripeterà.
Il Quadrante Astronomico
La recita teatrale che si ripete ad ogni ora è il momento di maggiore affluenza nella piazza vecchia. Tuttavia il vero spettacolo è il quadrante superiore dell’orologio. Si tratta di un astrolabio, l’antico strumento astronomico usato per determinare la posizione dei corpi celesti.
Guardiamo con attenzione i meccanismi del quadrante astronomico in alto. Notera:
- un disco centrale fisso con al centro la Terra, secondo le conoscenze del tempo. Sul bordo ci sono i numeri arabi in blu da 1 a 12, e in giallo i numeri romani in due serie da I a XII;
- una corona mobile a dx e a sn con 24 simboli gotici in giallo;
- un anello zodiacale anch’esso mobile;
- due meccanismi con i simboli del Sole e della Luna;
- due lancette, una termina con una Stella e l’altra con una Mano e collegata al Sole.
L’astrolabio medievale indica il trascorrere del tempo secondo il metodo solare (24 ore convenzionali con il giorno che inizia alle 0:00) e secondo il metodo antico boemo (24 ore con il giorno che inizia e finisce al tramonto del sole).
Il quadrante mostra poi il tempo della magia ovvero le fasi lunari, la posizione degli astri lungo lo Zodiaco, l’ora siderale e le ore planetarie.
Unico al mondo infine, l’orologio di Praga segna l’ora babilonese (12 ore dall’alba al tramonto). Direi non poco, visto che non misura i minuti e i secondi passati.
Il Quadrante del Calendario
La parte centrale del quadrante mostra lo stemma della Città Vecchia. Segue poi un disco di rame dipinto da Josef Mánes e raffigurante i segni zodiacali nei medaglioni più piccoli, e scene di vita rurale tipiche per ogni mese dell’anno nei medaglioni più grandi. Si tratta naturalmente di una copia, l’originale del noto pittore ceco è custodito nella Galleria Nazionale di Praga.
Il quadrante in basso dell’orologio astronomico di Praga è un calendario il cui funzionamento è più semplice rispetto al quadrante superiore. Il concetto di semplicità è però molto relativo, la parte mobile è costituita da 4 dischi divisi in 365 settori:
- sul primo disco ci sono i numeri da 1 a 31 in una sequenza che si ripete, indicano il giorno del mese:
- sul secondo le lettere a, b, c, d, e, f, g, anche queste in sequenza e ripetute, indicano il giorno della settimana;
- sul terzo i nomi dei Santi delle Feste Liturgiche Cristiane;
- sull’ultima corona, alcune sillabe.
La freccia dorata che pende sopra il quadrante, indica il giorno del mese (il numero) e della settimana (la lettera), il mese corrente (il medaglione) e il Santo del giorno (il nome e la sillaba).
Tour e Biglietti per l’Orologio
L’orologio di Praga è ben visibile gratuitamente dalla piazza della Città Vecchia. Se però vuoi vedere da vicino i complessi ingranaggi che lo muovono, devi entrare all’interno della Torre medievale e munito del biglietto di ingresso.
Il tour dell’orologio inizia dalle Sale Cerimoniali e dalle Sale Rappresentative del Municipio di Praga, ancor oggi usate dal Sindaco per le visite onorarie. Continua quindi nella Cappella gotica dedicata alla Vergine Maria.
Seguendo le scale si arriva poi in cima alla torre e da un’altezza di 70 metri la vista panoramica della città realmente toglie il fiato. La visita termina nei sotterranei del Municipio in parte romanici e in parte gotici.
Le Leggende dell’Orologio Astronomico
La storia comincia nel 1410, quando un maestro di orologeria e un professore di Matematica e Astronomia, tali Mikuláš z Kadaň e Jan Šindel progettarono l’orologio astronomico di Praga. La leggenda parla però di un altro anno: il 1490.
Il mastro orologiaio Hanuš z Růže ricevette la commessa di renderlo il più bello d’Europa. Il lavoro fu così fatto bene che divenne il vanto della città e Hanuš ricevette offerte dalle corti di tutto il mondo allora conosciuto. Fu allora che i Consiglieri Comunali organizzarono un piano orribile, assoldarono dei mercenari per assalire il maestro e accecarlo in modo da non poter progettare altri orologi.
Avendo scoperto il vile motivo che lo aveva reso cieco, Hanuš morente chiese di poter sentire da vicino il rumore del suo capolavoro. Entrato nella torre sabotò i meccanismi e l’orologio si fermò. Solo lui ne conosceva il funzionamento, poco dopo morì e per molti anni Praha rimase senza il suo orloj. Trascorse molto tempo prima che un maestro orologiaio altrettanto abile riuscì e rimetterlo in funzione.
Amuleti e Figure Scaramantiche
Il pensare medievale del tempo lottava continuamente contro le influenze negative di poteri soprannaturali. Uno sguardo attento noterà sull’orologio la presenza di molti amuleti considerati magici.
Sopra i quadranti c’è una cupola con alle estremità due basilischi, le creature mitologiche con il corpo di serpente, il becco, le corna, le ali e la coda a forma di freccia, in grado di trasformare in pietra tutti gli esseri viventi. Al centro e tra le finestrelle blu dalle quali si affacciano gli Apostoli, c’è poi un gallo d’oro simbolo del coraggio che allontana all’alba con il suo canto le impurità della notte.
Sotto di esso ecco un angelo con le ali, il combattente contro le forze oscure. Il rilievo e le molte decorazioni in pietra sulla parete sono forse opere di un certo Peter Parler, lo stesso architetto legato al ponte Carlo e alla Cattedrale di San Vito.
Le Statuette sui Quadranti
Ai lati del quadrante astronomico sono presenti a destra, il vanitoso che si guarda allo specchio e l’avaro che soppesa la sua borsa. Sul lato sinistro, lo scheletro e il turco invasore. Rappresentano ciò che gli abitanti di Praga temevano di più: la vanità, l’avarizia, la morte e le invasioni turche.
Anche il quadrante del calendario in basso è accompagnato da quattro figure, due per lato. Uno studioso con una pergamena e l’Arcangelo Michele, che rappresentano la matematica e la teologia. Sul lato opposto ci sono due sapienti: uno con un cannocchiale e l’altro che legge un libro, rappresentano l’astronomia e la filosofia.
È difficile interpretare in un modo univoco tutte le sculture e le decorazioni e dare all’orologio astronomico di Praga un significato ben preciso. Sono state aggiunte man mano nel corso dei secoli, quindi frutto di idee creative differenti.
Dalla scienza alle dottrine esoteriche, filosofia, teologia, matematica, astronomia, riti magici e superstizioni, si fondono tutti in unico insieme. Il folklore popolare ha fatto poi il resto, rendendo l’orologio un oggetto misterioso e custode delle sue leggende.
È un po’ il simbolo della Praga esoterica alla ricerca della pietra filosofale, che tanto affascina e seduce l’immaginazione. Non dimentichiamo che la corte di Rodolfo II ha ospitato Tycho Brahe e Keplero, la cui statua è nel quartiere del Castello. L’astronomo danese è poi sepolto nella Chiesa di Týn vicino l’orologio.
Come Leggere l’Ora Esatta
Da premettere che l’ora attuale a Praga rispetto l’Italia non cambia, la Repubblica Ceca è nella zona del globo con il fuso orario UTC+1.
L’orologio astronomico segna l’ora esatta? Quale quadrante e quali lancette guardare? Se vuoi sapere che ora è devi porre l’attenzione sul quadrante in alto.
L’ora solare e l’ora boema
Guarda la Mano, si trova dopo il numero romano I a destra del quadrante e indica il numero gotico 21 in giallo:
- i numeri romani indicano l’ora solare: sono passate le 13.
- i numeri gotici indicano l’antica ora boema: sono passate le 21.
Il giorno boemo è di 24 ore, inizia e finisce al tramonto. Essendo passate le 21 significa che tra tre ore (circa) il sole tramonterà e inizierà un nuovo giorno.
L’ora babilonese
Guarda ora il Sole, si trova nel segmento azzurro con il numero arabo 8 in blu.
I segmenti sono le ore planetarie e sono usate per misurare il tempo nel sistema babilonese. Il giorno babilonese è di 12 ore dall’alba al tramonto. Nella foto sono indicate le 8 babilonesi, mancano cioè quattro ore al tramonto (il giorno babilonese finisce alle 12).
La foto è stata scattata l’8 dicembre 2018 intorno le 13:30, quel giorno il sole è tramontato alle 16:40 (poco più di tre ore dopo).
Le ore 13:30 solari coincidono quindi con le 21 boeme e le 8 babilonesi (in inverno le ore babilonesi sono più corte).
I corpi celesti sul quadrante astronomico
Il Sole indica il segno del Sagittario (dal 23 novembre al 21 dicembre) per passare poi nel Capricorno.
La sfera metà scura e metà chiara simboleggia invece la Luna, ruotando da sinistra a destra mostra le fasi lunari. Nella foto la Luna non è visibile, l’8 dicembre 2018 era visibile all’1%.
Un vero spettacolo, considerando che è stato ideato nel lontano 1400! E non abbiamo ancora terminato…
Come Leggere la Data
Guardiamo ora il quadrante del calendario, la freccia indica:
- il macello del maiale sul medaglione grande, quindi siamo nel mese di Dicembre;
- il segno zodiacale del Sagittario sul medaglione piccolo (dal 23 novembre al 21 dicembre);
- il numero 8, il giorno del mese;
- la lettera “f”.
Sembra tutto semplice meno che la lettera, indicante il giorno della settimana e calcolato secondo il metodo Dominicale. Cioè i primi sette giorni dell’anno vengono associati alle lettere a, b, c, d, e, f, g. La lettera che corrisponde alla prima domenica si ripeterà per tutte le altre domeniche e in egual modo per gli altri giorni dell’anno. Bisogna ricordare solo le lettera della domenica!
La foto risale al 2018, controlliamo i primi giorni di Gennaio. La prima domenica è stata il giorno 7 quindi la settima lettera dominicale associata è la “g”. Di conseguenza la lettera “f” sarà per il sabato: il giorno 8 Dicembre 2018 era appunto sabato!
La lettera dominicale del 2020 è la “e” perchè la prima domenica dell’anno è stata il giorno 5 Gennaio.
Tralasciamo le ultime due corone del calendario indicanti il nome del Santo del giorno e le sillabe associate al Cisioján, l’antica tecnica medievale usata in terre boeme che associava le feste liturgiche di ogni mese a frasi sillabiche.
Chi riesce a guadare oltre il naturale rimane incantato e viene catapultato in uno mondo potteriano, magari vedere qualcuno attraversare i muri come in un incantesimo o assistere alla corsa delle scope volanti!…
Merita essere menzionato Petr Skála, l’esperto restauratore di orologi da torre.