Praga e il suo Castello
Praga è una delle destinazioni europee più belle che attira visitatori da ogni parte del mondo. Un’aria magica la avvolge e scoprirla sembra sfogliare un libro illustrato di favole e racconti di ogni genere.
Come in tutti i luoghi delle storie di magia, anche Praga ha un misterioso castello costruito su una collina che dall’alto domina la sottostante città dalle cento torri. C’è poi un fiume che la divide in due e sopra di esso un antico ponte di pietra, entrambi ricchi di altrettante leggende.
Oggi patrimonio dell’UNESCO e monumento nazionale del Paese, il Pražský hrad (il nome del castello in lingua locale) è la residenza del Presidente della Repubblica Ceca. Da sempre è stato il simbolo del potere politico. Il Palazzo Reale di Praga era dimora di re e principi della Boemia e fu la sede degli affari nazisti e sovietici.
Se ti aspetti una roccaforte inespugnabile circondata da un fossato e con un ponte levatoio rimarrai deluso. A Praga il Castello sembra un villaggio a sé, uguale a come Kafka lo descrisse nel suo ultimo ed incompiuto romanzo:
Cercheremo di darti ora tutte le informazioni utili per un tour al Castello di Praga completo, esaustivo e semplice, con mappe, percorsi, orari di apertura e prezzi dei biglietti d’ingresso. Scoprirai oltre 10 secoli di storia della splendida città boema. Non puoi partire da Praga senza aver visitato la sua principale attrattiva, ma procediamo con ordine…
Cosa troverai in questo articolo:
Storia del Castello di Praga
Leggenda di Libuše
Molte leggende di Praga narrano il suo nome, ma chi era la principessa Libuše? Era la sovrana di una tribù slava accampata sulle alture di Vyšehrad lungo il fiume Moldava, ma sul lato opposto del Castello di Hradčany dove sorge ora. La principessa era una veggente e guardando al di là delle acque, predisse “la nascita di una città la cui gloria avrebbe toccato le stelle…”
Ebbe la visione di un uomo intento a tracciare la soglia della sua casa e ordinò di trovarlo. Il contadino si chiamava Přemysl l’Aratore e lo sposò. Dall’unione dei due nacque la dinastia dei Přemyslidi che regnò sulle terre boeme fino all’avvento dei Lussemburgo e poi degli Asburgo.
Attorno quella soglia furono costruite le prime abitazioni di quello che oggi è l’insieme del castello. La zona si popolò rapidamente e la città che si sviluppò fu chiamata Praha, da Práh che in lingua ceca significa soglia.
La profezia della principessa Libuše che annuncia la gloria di Praga in un dipinto di Josef Mathauser
La statua di Libuše e Přemysl nel parco di Vyšehrad a Praga
Una storia fantastica ma priva di testimonianze storiche! Di certo il Castello di Praga ha avuto un ruolo di primo piano nel Regno di Boemia, nel Sacro Romano Impero e nell’Impero Austriaco.
Storicamente documentato, il primo discendente di Libuše e Přemysl a stabilirsi sulle colline di Hradčany, fu Bořivoj I duca di Boemia. Sua moglie era Ludmila e suo nipote Venceslao, entrambi beatificati. Di quei tempi rimangono nel Castello solo le fondamenta della Chiesa della Vergine (Kostel Panny Marie – Pražský hrad), visibili nei pressi della Pinacoteca. Si tratta di uno dei primi siti cristiani in terre ceche.
Resti della Chiesa della Vergine al Castello
Evoluzione storica del Castello
Il Pražský hrad ha subito notevoli cambiamenti nel corso degli anni o meglio dei secoli. Gli ultimi ammodernamenti risalgono addirittura al XX secolo quando molte zone del castello sono state aperte al pubblico per la prima volta.
L’aspetto attuale è il risultato di modifiche, aggiunte e ricostruzioni fatte in epoche diverse con architetture e stili differenti tra essi combinati. È come fare un viaggio nel passato sfogliando oltre mille anni di storia e di arte ceca.
Il periodo d’oro del Castello è da attribuire a Rodolfo II. L’imperatore stravagante e geniale ebbe il merito di trasferire la capitale del regno da Vienna a Praga, attirando presso la sua corte artisti da tutta Europa, ognuno dei quali ha lasciato la propria impronta.
Seguirono le guerre austro prussiane, la Boemia fu invasa, il castello assediato e i palazzi reali subirono ingenti danni. Durante la Battaglia di Praga (1757), l’artiglieria di Federico il Grande di Prussia era schierata sulle colline nei pressi di Střešovice e Břevnov, e bombardava ripetutamente i vicini distretti di Hradčany e Strahov.
Ristabilito l’ordine, Maria Teresa d’Austria decise di ricostruirlo come un raggruppamento unico e affidò i lavori a Nicolò Pacassi. L’architetto di corte collegò quelli che fino ad allora erano edifici singoli, progettando le ali settentrionale e meridionale del castello. Fece poi interrare il fossato sul lato occidentale, creando l’odierno cortile d’ingresso. Quelle sostanziali modifiche, fortemente criticate per aver uniformato stilisticamente l’area hanno delineato la forma attuale.
Un castello che si estende orizzontalmente con nel suo perimetro edifici e palazzi storici, chiese, basiliche e conventi, vicoli strettissimi, torri e giardini meravigliosi, una città nella città…
Il Castello di Praga come era
Il Castello di Praga come è adesso
Il Castello dove si trova e come arrivare:
Guardando la cartina di Praga il Castello è a sinistra della Moldava e sorge su una collina nel distretto di Hradčany sovrastando il piccolo quartiere di Malá Strana.
Guardiamo ora la mappa del Castello di Praga. Si nota immediatamente come il Pražský hrad si sviluppa in senso orizzontale da ovest a est, coprendo un’area non piccola e con molti cortili: I, II, III° e IV° corte. Visitarlo significa attraversarlo da un lato all’altro, ripercorrendone la sua storia.
A nord, a ovest e a sud si estendono i giardini reali, e infine due scalinate portano entrambe a Malá Strana.
Come arrivare al Castello? Raggiungerlo è molto facile, puoi farlo con i mezzi pubblici o camminando a piedi. In auto è un po’ difficile, parcheggiare vicino al Castello è praticamente impossibile. Nei paraggi tuttavia ci sono alcuni luoghi di sosta per autobus privati.
A piedi da Malá Strana
Malá Strana è il piccolo quartiere un po’ barocco e un po’ rinascimentale sorto all’ombra dei palazzi reali. Perdersi nei suoi vicoli girovagando senza meta per poi raggiungere il castello è sicuramente un percorso da fare a Praga. Bisogna però inerpicarsi lungo ripidi scalinate:
- Da un lato c’è la Scalinata Nuova del Castello (Zámecké schody). La incontri nei pressi di Malostranské náměstí e porta a Hradčanské náměstí. In alternativa si può percorrere la Nerudova intitolata a Jan Neruda (poeta e scrittore ceco) e dove ha sede l’Ambasciata d’Italia a Praga. (percorso A in pdf)
- Dall’altro lato, la Scalinata Vecchia del Castello (Staré zámecké schody) inizia dalla fermata metro di Malostranská (linea verde A) e conduce sul lato orientale costeggiando i Vigneti di San Venceslao. (percorso B in pdf)
Giunti in cima, la fatica dei gradini di entrambe le scale è ripagata da incantevoli viste panoramiche. Dall’alto, i tetti della città sono lo scenario perfetto per immortalare la gita al Castello di Praga con foto ricordo pittoresche.
Il tram 22
Perché seguire tragitti in salita quando invece puoi facilmente arrivare al Castello di Praga con il tram 22 e il tram 23 (il noto T3 tram turistico). Le fermate utili sono tre differenti percorsi, ognuno con tante cose da vedere e scoprire …
(percorso C in pdf) – Fermata Královský letohrádek – Questo itinerario inizia dai Giardini Reali settentrionali. La prima attrattiva che si incontra è la Residenza estiva della Regina Anna (Letohrádek královny Anny), da cui deriva il nome della fermata del tram. Seguono poi una serra (Oranžérie Královská zahrada), la Sala della Pallacorda Míčovna (Míčovna v Královské zahradě), Villa Beneš e il Vecchio Maneggio (Jízdárna Pražského hradu).
L’accesso al Castello è dal Ponte delle Polveri (U Prašného mostu) che attraversa un fossato e guida nella seconda corte. Si entra dalla Porta Pacassi passando da quelle che erano le Scuderie Imperiali(Císařská konírna) (entrata2).
(percorso D in pdf) – Fermata Pražský hrad – È il modo più semplice per accedere al Castello di Praga. Dalla fermata del tram in pochi minuti si raggiunge il Ponte delle Polveri e il secondo cortile (entrata2). Rispetto al percorso precedente si evita la passeggiata nei giardini.
Ingresso al Castello dal Ponte delle Polveri (entrata2)
(percorso E in pdf) – Fermata Pohořelec – L’itinerario è quello più lungo ed esplora i quartieri di Hradčany e Strahov. Inizia dalle statue di Keplero e Tycho Brahe che per chi non li conoscesse sono un famoso matematico e un astronomo un po’ alchimista ospiti alla corte di Rodolfo II. Vicino la fermata del tram è ben visibile il Bastione n.8 (Bastion č. 8), sono i resti delle mura difensive che cingevano la zona del Castello e la cui demolizione iniziò quando l’Imperatore Francesco Giuseppe I dichiarò Praga città aperta.
Il percorso arriva a Hradčanské náměstí (entrata1) passando davanti il Palazzo dei Granduchi di Toscana (Toskánský palác), la Casa Arcivescovile di Praga (Arcibiskupský palác) e di fronte la statua di Tomáš Garrigue Masaryk, il fondatore e primo Presidente dell’allora Cecoslovacchia.
Due tappe da fare sono: una al Convento di Loreto (Loreta Praha), l’altra al Monastero di Strahov (Strahovský klášter).
Loreta di Praga è un noto luogo di pellegrinaggio mariano che deve la sua fama alla Santa Casa, al carillon e ai preziosi oggetti sacri che conserva, tra cui spicca il Sole di Praga (un ostensorio in oro e diamanti).
Il monastero di Strahov è invece conosciuto per le sue biblioteche ricche di antichi manoscritti, mappe e mappamondi. Non meno famoso è il birrificio di Strahov che produce l’ottima birra monastica Sv Norbert. Di ritorno sul percorso da non perdere il punto di osservazione dai giardini del complesso che affaccia sulla collina di Petřín.
Cosa vedere al Castello di Praga:
Entrata principale e Prima Corte
L’entrata ufficiale del Castello di Praga è a Hradčanské náměstí. Si entra dalla Porta dei Giganti il cui cancello in parte dorato, mostra il disegno della corona ceca. Sui lati ci sono le guardie del Presidente e sopra di esse le statue dei titani in lotta.
L’attrazione della prima corte che più attira i visitatori del Castello è la cerimonia del cambio della guardia, ogni ora dalle 9:00 alle 18:00. L’effetto scenografico aumenta alle 12:00 con anche una fanfara e il cambio degli stendardi.
Questo primo cortile è la corte d’onore che dà accesso alla seconda corte del Castello superando la Porta di Mattia (Matyášova brána). Si tratta di una porta cerimoniale concepita come un arco trionfale con sui lati due ingressi minori e due grandi pennoni porta bandiera. Il progetto è attribuito a Giovanni Maria Filippi ed è ritenuto una delle prime meraviglie del Barocco in terre boeme.
Seconda Corte e Palazzo Nuovo del Castello
Gli edifici del secondo cortile sono quasi tutti collegati tra loro e costituiscono il Palazzo Nuovo del Castello (Nový královský palác).
La maggior parte delle stanze sono sale espositive e sale di rappresentanza normalmente chiuse al pubblico ed usate dal Presidente della Repubblica per eventi ufficiali. Cosa vedere nella seconda corte del Castello di Praga?
- Sala Spagnola e la Sala del Trono – …quando sono aperte.
- Pinacoteca del Castello – esposizioni di quadri con dipinti di Rubens e Tiziano.
- Cappella della Santa Croce (Kaple svatého Kříže) – chiamata anche Sala del Tesoro (da non confondere con la Sala della Corona che invece è nella Cattedrale di San Vito). La Cappella custodisce parte dei Tesori di San Vito, tra cui la spada e la croce dei gioielli della corona.
- Fontana barocca di Kohl e il pozzo rinascimentale che la alimenta.
Terza Corte
Proseguendo il cammino, un portico conduce nel terzo cortile e di colpo appare la vera meraviglia del Castello di Praga: la Cattedrale di San Vito. Imponente e magnifica, la cattedrale gotica ruba la scena di questa area e tutte le altre attrattive passano in secondo piano. Cosa vedere nella terza corte del Castello?
- Casa del Prevosto (Staré proboštství) – Un edificio barocco sul fianco della cattedrale riedificato sulla romanica abitazione del vescovo. Da notare sulla sua porta il vessillo del prevosto Jana Františka z Aschenfeldu e su un angolo la statua di San Venceslao.
- Obelisco – Memoriale ai caduti durante la prima guerra mondiale.
- Statua di San Giorgio che uccide il drago.
- Balcone presidenziale (sul lato destro).
Andando avanti nel cortile e superata la Cattedrale, ecco il Vecchio Palazzo Reale di Praga (Starý královský palác) e piazza San Giorgio (náměstí U Svatého Jiří).
Quarta Corte
Stranamente la quarta corte del Castello non è dopo la Cattedrale di San Vito (che domina la terza corte). Sono invece i Giardini sul Bastione (i Giardini Reali occidentali del Castello) di fianco l’ingresso principale. L’area è spesso usata come entrata per il pubblico e dà accesso al secondo cortile.
Cattedrale di San Vito
Le sue guglie sono visibili osservando il Castello di Praga da lontano, e sono in tutte le foto panoramiche della città. Spontaneo chiedersi come sia stato possibile costruire questa meraviglia, l’aspetto attuale è frutto di secoli di lavori iniziati ai tempi di Carlo IV.
L’ingresso cerimoniale è dal Portale d’oro, ornato dal mosaico del giudizio universale.
La Cattedrale di Praga custodisce testimonianza storiche uniche e oggetti rari, preziosi e inestimabili. Era la chiesa delle incoronazioni dei re cechi, molti di quali sono ora sepolti nelle cripte. Conserva le reliquie di Carlo IV, Venceslao IV, Rodolfo II, San Venceslao (Venceslao I) e San Giovanni Nepomuceno.
Dietro la cappella di San Venceslao c’è la Camera della Corona, il luogo più inaccessibile di tutto il castello, custodito da ben sette chiavi diverse.
Splendide anche le vetrate in art-nouveau. La terza a sinistra è la vetrata dei Santi Cirillo e Metodio (i Santi venerati da quasi tutti i popoli slavi): un raro esempio di opera sacra di Alphons Mucha.
La Cattedrale del Castello ha una torre panoramica con viste meravigliose. Una torre gotica con ballatoio rinascimentale alta circa 100 metri e con più di 200 gradini. Dalla sua cima lo stupore aumenta osservando gli enormi campanili di San Vito, il più grande dei quali è quello di Sigismondo. Si racconta che mentre suonava a festa durante i festeggiamenti del Santo si ruppe, l’incidente fu il presagio della terribile alluvione che colpì Praga pochi mesi dopo nell’agosto del 2002.
Vecchio Palazzo Reale di Praga (Starý královský palác)
È qui che risiedevano i re cechi. La sua parte più importante è la sala Vladislav in stile gotico e con il soffitto a volta che sembra disegnare un fiore. Attualmente vi si elegge il Presidente della Repubblica.
L’antico palazzo reale del castello ha ricoperto un ruolo storico non indifferente. La Sala Ludwig (in stile rinascimentale) era la Cancelleria di Boemia e fu il teatro della defenestrazione di Praga (1618) che diede inizio alla guerra dei trent’anni. Da una finestra del terzo piano i nobili boemi (protestanti) defenestrarono i rappresentanti asburgici (cattolici), accusandoli di aver violato gli editti di sua maestà (Rodolfo II concesse tolleranze religiose e altri privilegi in cambio di fedeltà alla Corona. Ma tale situazione cambiò alla sua morte quando gli successe Ferdinando II intento a ristabilire il Cattolicesimo nel suo Impero).
Il Vecchio Palazzo è il luogo più appropriato per ospitare la Mostra permanente intitolata “Storia del Castello di Praga”.
Basilica di San Giorgio
È una delle più antiche costruzioni romaniche di Praga, ha due torri che si chiamano Adamo ed Eva e si affaccia sull’omonima piazza famosa per i colorati mercatini di Pasqua e di Natale allestiti durante le festività. Conserva le reliquie di Santa Ludmilla e nelle sue cripte ci sono alcune tombe della dinastia dei Premyslidi.
Adiacente alla basilica c’è il Monastero di San Giorgio, legato alle vicende delle sue badesse.
Ha ospitato la collezione di arte ottocentesca ceca della Galleria Nazionale (Narodní Galerie), ora però trasferita. Le sale espositive necessitano di una ricostruzione impegnativa e al momento sono usate per mostre occasionali.
Torre delle Polveri Mihulka
Seppur non ha l’aspetto di una fortezza medievale, il Castello di Praga e il borgo sviluppatosi attorno ad esso avevano le sue mura difensive. Su quelle meridionali vennero costruiti dei giardini, quelle settentrionali sono invece ai margini di un fossato ed in parte ancora in ottimo stato.
Il loro baluardo di attacco era una possente torre cilindrica in pietra, armata di cannoni e chiamata Mihulka o semplicemente Torre delle Polveri (Prašná věž Mihulka).
Fu usata come laboratorio dagli alchimisti di Rodolfo II e poi come deposito per la polvere da sparo. Oggi ospita la Sala espositiva della Guardia del Castello di Praga e si accede da un cortile sulla Vikářská, alle spalle della Cattedrale di San Vito.
Palazzo Rosenberg (Rožmberský palác)
Sulla piazza dei mercatini è impossibili non notare una cupola neoclassica sostenuta al centro da due colonne e sulla facciata la scritta in latino Maria Theresia Pia Felix…
È l’ingresso dell’Istituto delle Nobildonne (Ústav šlechtičen), voluto a Praga da Maria Teresa d’Austria (regina di Boemia). La residenza per le donne nobili cadute in povertà era nello sfarzoso palazzo rinascimentale che da piazza San Giorgio si estende quasi fino alla fine del Castello, appartenuto alla nobile famiglia dei Rosenberg.
Palazzo Lobkowicz (Lobkowiczký palác)
Adiacente al Palazzo Rosenberg e sul lato orientale del Castello in fondo alla Jiřská, sorge un edificio in splendido stile barocco di proprietà dei principi Lobkowicz.
Il palazzo, unica proprietà privata del Castello di Praga, è uno scrigno di tesori e nelle sue 22 gallerie espone la più antica collezione privata dell’Europa Centrale. La nobile famiglia boema è di origine ebrea e per ben due volte ha visto perdere e poi riconquistare il suo ricchissimo patrimonio, una volta per mano dei nazisti e la seconda durante il regime comunista. Il Museo dei Lobkowicz custodisce:
- capolavori di Canaletto, Diego Velázquez e Pieter Brueghel;
- cimeli musicali di inestimabile valore come i manoscritti di Mozart e Beethoven (spiccano gli spartiti originali della 4° e della 5° sinfonia di Beethoven);
- preziose collezioni di ceramiche, porcellane, strumenti musicali e armi.
Ammaliato dagli straordinari reperti gelosamente conservati da secoli, puoi rilassarti nella caffetteria sul terrazzo del palazzo e godere di una vista panoramica unica. Infine puoi acquistare regali preziosi ispirati alle Collezioni Lobkowicz nel negozio di souvenir del museo.
Il palazzo ospita anche una sala concerti barocca dove si esibisce giornalmente l’Orchestra Filarmonica ceca con un programma di musica classica che varia ogni giorno.
Vicolo d’oro e Torre di Dalibor
La tappa al vicolo d’oro (Zlatá Ulička) è obbligatoria nella visita al Castello di Praga. Una linea di piccole casette dai colori pastello, numerate sul davanti. Si dice vi abitassero gli orafi, o le guardie, oppure gli alchimisti; quel che è certo al numero 22 ha vissuto Kafka.
Il vicolo d’oro conosciuto anche come vicolo degli alchimisti è lungo la linea delle fortificazioni settentrionali del castello, dallo stesso lato della Torre delle polveri. Agli estremi ci sono altre due torri, entrambe erano usate come prigioni: la Torre Bianca (la prigione dei nobili) e la Torre di Dalibor (Daliborka), la prigione del popolo che deve il nome a un suo famoso prigioniero…
Palazzo del Burgravio (Nejvyšší purkrabství)
Un posto del castello poco menzionato nelle comuni guide turistiche. Il Burgravio (o burgrave) era il funzionario supremo che fungeva da vice del re in sua assenza.
Dove si trova? Alla fine del castello difronte al palazzo Lobkowicz. Attualmente c’è il negozio di giocattoli che attira l’attenzione con l’esposizione delle Barbie.
Il complesso del palazzo aveva il tribunale e la piazza delle esecuzioni. Vi faceva parte anche la Torre Nera (Černá věž) usata come prigione per gli evasori fiscali.
Torre Nera e belvedere
Costruita insieme alle fortificazioni romaniche, un tempo era chiamata la Torre d’oro. Le sue mura divennero nere dalla fuliggine dell’incendio che nel 1541 devastò Malá Strana e raggiunse anche il quartiere di Hradčany.
Antistante la torre c’è un bellissimo belvedere (Vyhlídka u Černé věže) dal quale si entra nei Giardini Reali meridionali che vanno da est ad ovest per tutta la lunghezza del complesso. Dallo spiazzo si accede anche ai vigneti di San Venceslao e al famoso ristorante di villa Richter che delizia con piatti e vini esclusivi.
Ingresso al vigneto e Scalinata Vecchia del Castello
Il vigneto di San Venceslao e villa Richter
Orari di apertura:
Il complesso del Castello è aperto ogni giorno dalle 6:00 alle 22:00. Ogni attrattiva al suo interno ha il proprio orario e anche il proprio biglietto. Alcune delle bellezze straordinarie sono poco accessibili al pubblico e i tesori inestimabili sono addirittura inaccessibili se non per eventi eccezionali.
L’orario di apertura del Castello di Praga cambia in base alla stagione e naturalmente soggetto a facili modifiche, è pur sempre una sede istituzionale…
Uscita del castello (entrata3)
Stagione estiva
Dal 1 aprile al 31 ottobre gli orari di apertura sono:
- Complesso del Castello di Praga
6:00-22:00 - Pinacoteca del Castello, Vecchio Palazzo Reale, Basilica di San Giorgio, vicolo d’oro, Palazzo di Rosenberg
9:00-17:00 - Cattedrale di San Vito
9:00-17:00 (rispettando le funzioni religiose) - Torre panoramica di San Vito
10:00-18:00 - Giardini del Castello
10:00-18:00
Stagione invernale
Dal 1 novembre al 31 marzo gli orari di apertura sono:
- Complesso del Castello di Praga
6:00-22:00 - Pinacoteca del Castello, Vecchio Palazzo Reale, Basilica di San Giorgio, vicolo d’oro, Palazzo di Rosenberg
9:00-16:00 - Cattedrale di San Vito
9:00-16:00 (rispettando le funzioni religiose) - Torre panoramica di San Vito
10:00-17:00 - Giardini del Castello
chiusi
Tour del Castello e Biglietti d’ingresso
Visitare tutto ciò che il Castello custodisce è veramente impegnativo e potrebbe essere impossibile farlo da soli. Ci sono tanti percorsi (itinerario A, itinerario B, itinerario C) e ogni attrattiva ha il proprio biglietto di ingresso con orari diversi. Confondersi è facile.
La gita al Castello di Praga è inclusa anche nella Praga card.
Se non vuoi rischiare di perdere le cose più importanti da vedere, ti consigliamo di scegliere il tour completo al Castello di Praga.
Castelli vicino Praga
Vicino Praga ci sono tanti altri castelli da visitare. L’intero paesaggio della Repubblica Ceca offre luoghi sospesi nel tempo avvolti in un’atmosfera fiabesca tra miti e leggende. Ad esempio la Strada delle Rocche (Burgenstraße o Burgenstrasse), l’itinerario storico che dalla vicina Germania conduce alla capitale boema collegando fortezze, palazzi e monasteri.
Il Castello di Karlstejn dista soli 40 chilometri da Praga. Lo costruì Carlo IV per custodire i gioielli imperiali ed è circondato da mille leggende. Una di esse presagiva la morte per l’usurpatore che avesse indossato la corona di San Venceslao. Il governatore nazista Heydrich sfidò questo mito e fu vittima dell’operazione Anthropoid…
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