Il Monumento alle Vittime del Comunismo
Passeggiare per le strade di Praga dà l’impressione di visitare un museo a cielo aperto. Tra arte e cultura, tante opere rievocano il triste passato di queste terre, tormentate dal totalitarismo politico.
Se l’intero quartiere ebraico dello Josefov e tanti sampietrini sparsi per la città rimandano ai crimini del nazismo. A Malá Strana, sotto la collina di Petřín, un memoriale ricorda le persecuzioni del Comunismo (Pomník obětem komunismu).
Il Memoriale alle Vittime del Comunismo si raggiunge facilmente. Dal centro, camminando a piedi attraversa il ponte Most Legií di fronte il Teatro Nazionale, oppure con il tram alla fermata Újezd.
Cosa troverai in questo articolo:
Il significato delle statue
A prima vista si tratta di 6 sculture in bronzo (originariamente erano 7) lungo una scalinata che costeggia il muro della fame a Praga.
Il significato delle statue che commemorano le vittime del comunismo è molto riflessivo. Si avverte subito un senso di vuoto, le sagome con le braccia tese in avanti sembrano delle ombre, prive anche della loro stessa materia.
Sono figure di persone che si susseguono sui gradini come per seguire un percorso. Man mano che si sale i corpi si smembrano fino a disintegrarsi.
Le opere un po’ inquiete sono state concepite sul tema M.U.K.L. – Můž Určený K Likvidaci che tradotto in italiano significa l’uomo destinato a essere liquidato (una frase di uso comune nelle carceri per i prigionieri politici).
L’artefice (ma non il solo) è Olbram Zoubek, un’artista ceco autore anche della maschera mortuaria di Jan Palach presso la facoltà di Filosofia dell’Università di Praga dove il giovane studente studiava prima d’immolarsi come torcia umana.
Memoriale alle Vittime del Totalitarismo
Il Monumento alle Vittime del Comunismo a Praga è dedicato non solo a chi è stato giustiziato o imprigionato, ma a tutti coloro le cui vite sono state rovinate da un dispotismo totalitario.
Il viale che attraversa l’area si chiama in lingua ceca alej obětí totality che tradotto in italiano significa vicolo alle vittime del totalitarismo.
I morti del comunismo
Una targa e una striscia sul pavimento ricordano i numeri delle oppressioni e i morti del comunismo in Cecoslovacchia.
Dal 1948 al 1989: 205486 condannati, 248 pene capitali,4500 morti nelle carceri, 327 morti ai confini, 170938 cittadini emigrati.
I martiri illustri di Praga
Milada Horáková. È il simbolo della lotta antinazista e anticomunista. Superstite del campo di concentramento di Terezin, si oppose anche al nuovo regime comunista. Arrestata e condannata a morte nel carcere di Pankrác dopo un processo farsa usato per propaganda politica.
Jan Palach. Lo studente che si diede fuoco a piazza Venceslao in segno di protesta all’invasione sovietica nel 1968. Palach è l’icona della Primavera di Praga, il vento di libertà del 1968 represso duramente dal regime centrale comunista spazzato solo nel 1989 dalla Rivoluzione di Velluto.